La difficile situazione dei Pokémon: lo sguardo di un giocatore retrò al bivio del franchise

La recente massiccia fuga di dati, nota come ’teraleak’, ha rivelato molto più che semplici piani futuri per i Pokémon.Ha quantificato un cambiamento culturale, rivelando budget di sviluppo sorprendentemente bassi che confermano i sospetti di molti giocatori retrò sulla direzione del franchise.
Le questioni raggiunsero l’apice con la nona generazione, “Scarlet and Violet”.Sebbene promettesse un mondo aperto rivoluzionario per la serie, la realizzazione è stata afflitta da problemi tecnici.La regione di Paldea, sebbene ambiziosa, era un paesaggio glitch in cui il gioco faticava a funzionare senza intoppi, creando un netto contrasto con la raffinata semplicità dei classici titoli per Game Boy.
Internamente, la fuga di notizie ha evidenziato la promozione di Junichi Masuda, una figura chiave dell’era di ’Rubino e Zaffiro’, a un ruolo lontano dallo sviluppo diretto.Per molti fan di lunga data, questo cambiamento è visto come una spiegazione per il declino percepito della qualità che ha reso le prime avventure in pixel art così amate.
Legati a un incessante programma di rilascio annuale per sincronizzarsi con l’anime e il merchandise, agli sviluppatori mancano il tempo e le risorse di cui godono i concorrenti.Ciò ha creato una sfida fondamentale: tradurre l’atmosfera intima e avventurosa dei giochi originali in un ambiente moderno e ad alta definizione senza sacrificare la stabilità.
L’imminente ’Legends Z-A’ promette di continuare il percorso più ambizioso di ’Legends Arceus’, che ha offerto una versione nuova, anche se tecnicamente imperfetta, della formula Pokémon.Sarà disponibile sia su Nintendo Switch che sul suo successore, con la versione Switch 2 che offrirà miglioramenti visivi, segnando un altro passo nella continua evoluzione tecnica del franchise.
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